M

Email

info@villaggiobitcoin.it

Unisciti al gruppo Telegram

SOFTWAR #1 – Un nuovo Protocollo

Mateusz Riva
6 Gennaio 2024

 

Pubblichiamo oggi il primo articolo della miniserie di 4 puntate di SOFTWAR: UN NUOVO PROTOCOLLO, a cura di Mateusz Riva.

Un’analisi di alcuni temi (ancora) poco dibattuti all’interno della comunità di bitcoiner: la sicurezza fisica, il ruolo fondamentale che ricopre la “proiezione di potenza” (intesa come imposizione di forza da un soggetto ad un altro), il ruolo delle guerre nella nostra società e di come tecnologie basate sulla POW (Proof of Work) come Bitcoin si inseriscano in questo contesto.

 

PREMESSA

Il Maggiore Americano Jason Lowery ha scritto un libro dal titolo “Softwar” dove espone la sua tesi relativa alla proiezione di potenza e a all’importanza strategica di Bitcoin nei confronti si Sicurezza Nazionale. Questa, prima in vendita su Amazon è stata ritirata, ma fortunatamente può essere ancora visionata qui.

Mi piace pensare che il ritiro dalla vendita non sia stato casuale, in quanto gli argomenti trattati hanno notevole impatto sulla sicurezza nazionale degli USA, dei vari stati e forse anche sul modo con cui verranno affrontate le future guerre, in particolare quelle per il controllo della dimensione digitale.

Non ho la pretesa di riproporre in modo esaustivo tutti gli argomenti trattati nella sua tesi. Voglio semplicemente sensibilizzarti su questi temi, dandoti spunti di riflessione che ti facciano apprezzare ancora di più questa nuova tecnologia che connette in modo indissolubile il mondo fisico al mondo digitale ed evidenziare come questa, a partire dalla sua scoperta, abbia già sconvolto e sempre di più sconvolgerà il paradigma esistente.

 

LA SICUREZZA FISICA: BENEFIT TO COST RATIO

 

Se studierete la natura, noterete che tutte le forme di vita (vedere nota sotto) proteggono le proprie risorse con la medesima strategia seppur con modalità differenti: utilizzando brutale potenza fisica (ciascuna in base alle specificità dell’habitat in cui vive).

Sia che difendano il proprio territorio, il cibo o la prole, lo fanno imponendo la propria potenza (muscolare, degli artigli o del veleno che producono) al fine di prosperare e limitare le capacità di azione di altre forme di vita che potrebbero ostacolarle.

NOTA: anche se a primo impatto può sembrare controintuitivo, tutte le forme di vita proiettano la propria potenza verso il mondo circostante e verso altre forme di vita sia della medesima specie che no; alcune lo fanno in modo più attivo tramite i propri denti aguzzi, altre in modo più passivo tramite i propri sistemi di difesa.

In particolare, anche le forme di vita più primordiali come gli organismi unicellulari grazie alla membrana cellulare esercitano una pressione verso l’ambiente circostante proiettando la propria potenza e delimitando di conseguenza un volume interno controllato con risorse organizzate da uno spazio esterno con un maggiore grado di entropia (in termini semplici, maggiore “disordine”).

Pensiamo quindi anche al guscio di una testuggine che richiede enorme potenza da parte di un predatore affinché lo rompa, o ai bufali che quando si muovono in branco proiettano su eventuali aggressori una potenza tale che singoli predatori non sono in grado di affrontare. Anche tali sistemi di difesa sono da considerarsi come forme di proiezione di potenza in quanto richiedono un considerevole dispendio di energia (potenza nel tempo) sia per essere messe in atto che viceversa per essere sopraffatti.

Quello che vediamo oggi non è altro che il frutto dell’incessante passare dei millenni che ha selezionato all’apice di ciascun habitat le specie che si sono meglio adattate nella proiezione della propria potenza nei confronti di altri soggetti.

Tutti gli organismi, gli esseri viventi in generale, ogni persona, le organizzazioni o gruppi di questi, possono essere attaccate fisicamente in quanto c’è sempre un beneficio nell’attaccare qualcuno al fine di appropriarsi di qualcosa che possiede (chiameremo “Ba”, ossia il Beneficio dell’attacco).

Pensiamo ad un alveare, non contiene forse delizioso miele?

Il “costo” di attaccare un alveare per prendersi il miele (derubando le api del loro lavoro) è quello di centinaia di pungiglioni che colpiscono infliggendo dolore. Per mantenersi al sicuro, molto semplicemente, è necessario imporre un costo elevato a chi attacca (chiameremo “Ca”, ossia il Costo dell’attacco).

La natura si ottimizza costantemente al fine di ridurre la propria vulnerabilità, ovvero proteggendosi imponendo un elevato/proibitivo costo fisico a chi attacca. Dividendo Ba per Ca, si ricava effettivamente l’IRR (tasso di ritorno) dell’investimento dell’attacco:

BCRa = Ba/Ca

(Benefit to Cost Ratio of attack)

Per essere fisicamente al sicuro è necessario ridurre al minimo tale coefficiente BCRa facendo esattamente come la natura che iterando incessantemente secondo questo principio, impone un elevato/proibitivo costo fisico di attacco ad ogni minaccia.

Hai mai notato che tutte le creature all’apice dei propri habitat hanno grandi artigli, denti affilati e potenti muscoli oltre ad un aspetto generalmente “minaccioso”?

 

Gli animali assicurano le proprie risorse mediante la potenza fisica.

Gli animali si assicurano le risorse mediante la potenza fisica.

 

Se vuoi proteggere una risorsa, un territorio o il frutto del tuo lavoro devi trovare un modo per imporre un alto costo a chiunque possa desiderare attaccarti per depredarti.

A partire dai più semplici organismi viventi come i batteri, passando per branchi di lupi, fino ad arrivare ad intere nazioni nelle varie parti del mondo, tutti combattono per affermare e mantenere il proprio diritto accesso alle varie risorse.

Non ci sono legislatori in natura che scrivano leggi per determinare confini territoriali ai vari branchi, stabiliscano a chi spetti il diritto del controllo sulle risorse o che dirimano contenziosi mediante un meccanismo differente dallo scontro fisico.

Tutto deriva dalla potenza che ciascuno è in grado di proiettare, dal fatto che non ci sia bisogno di chiedere permesso a nessuno per poterlo fare e dal fatto che non ci sia bisogno di riporre la propria fiducia verso terzi per poter essere al sicuro: tutti hanno egalitario diritto di proiettare la propria potenza verso altri.

 

IL CONTROLLO DELLE RISORSE

 

Nella società civilizzata di oggi spesso questi temi non sono dibattuti in quanto deleghiamo questi compiti all’esercito, affinché proietti per noi la potenza, mostrando ad eventuali aggressori che in caso di attacco non avranno vita facile. Questa manifestazione di potenza (ovvero Ca, Costo dell’attacco), se sufficientemente grande
(rispetto a Ba, Beneficio dell’attacco), consente quindi di mantenere i nostri beni e risorse al sicuro.

Facendo un esempio semplice. Immagina di trovarti agli albori della civiltà e di aver appena scoperto come coltivare i cereali, vicino ad un fiume, su un territorio molto fertile. Come ti mantieni al sicuro?

Esattamente come fanno le api con i loro pungiglioni, infilzando con delle lance appuntite chiunque cerchi di venire a prendere con la forza il frutto del tuo lavoro. Imponendo quindi un elevato/proibitivo costo fisico all’attacco mediante un confronto corpo a corpo.

Immagina ora di scalare questa situazione a quella di vari stati separati da mari e oceani che desiderano scambiare i propri prodotti. Come fanno questi ad accertarsi di mantenere la libertà e il diritto incondizionato di accesso al mare al fine di poter scambiare tramite il commercio beni con altri stati?

Suggerimento: non tramite trattati e regole, ma grazie alla costituzione di una marina militare che conferisca egalitario diritto di accesso al mare, senza dover far riferimento a terzi che mantengano in essere accordi commerciali ed imponendo un elevato costo fisico di attacco a chi possa cercare di limitare l’accesso al mare e riducendo così anche il rapporto BCRa nel caso qualcuno ipotizzi di depredare tali beni.

NOTA: avrai notato che gli accordi, i trattati e le leggi internazionali sono quasi sempre stati redatti sotto la guida e supervisione (e aggiungerei a vantaggio) del soggetto che ha la forza in campo più potente.

Vediamo ora il dominio successivo: l’aria. Una volta che l’umanità ha sviluppato tecnologie che le consentono di volare, come si mantiene il controllo dello spazio aereo, sempre senza dover chiedere il permesso a nessuno, senza dover fare riferimento a terzi per mantenere tale diritto ed in modo egalitario agli altri partecipanti?

Tramite la costituzione dell’aeronautica militare che impone un elevato costo fisico di attacco, riducendo così ancora una volta il rapporto BCRa.

Cosa succede quando l’umanità espande i propri domini verso lo spazio? Come si preservano i medesimi principi che consentano accesso incondizionato a questo dominio? Ancora una volta mediante la costituzione di una forza militare aerospaziale che ne garantisca il presidio.

 

La società si accura le risorse mediante la potenza fisica sulla terra, per mare, nell'aria e nello spazio.

La società si accura le risorse mediante la potenza fisica sulla terra, per mare, nell’aria e nello spazio.

 

Per quanto possa essere o sembrare brutale e primitivo, questo è quanto finora ha fatto la vita in tutte le sue forme per determinare a chi spetti il privilegio del controllo sulle risorse, sia tra specie diverse che tra soggetti della medesima specie.

Cosa succede quando la civiltà umana espande il proprio dominio nel mondo digitale?

Ne parliamo nel prossimo articolo.

Stay Tuned

[To be continued…]

 

Vai al secondo articolo della miniserie: SOFTWAR – Il dominio nel mondo digitale

Avatar photo

Mateusz Riva

Bitcoiner, autore miniserie Io Sono Bitcoin e Softwar: un nuovo Protocollo

LEGGI ARTICOLI

0 commenti