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DAVVERO L’INFLAZIONE DERIVA DAL NULLA?

Valerio Dalla Costa
3 Dicembre 2022

INFLATION CAME FROM NOWHERE”. Queste le parole esatte pronunciate dal presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, alle quali non volevamo credere. Il livello di disinformazione, anche ormai da parte delle istituzioni stesse, merita una breve ma puntuale riflessione.

 

 

COSA È L’INFLAZIONE

Anzitutto, è bene fare chiarezza brevemente circa il fenomeno dell’inflazione, spesso oggetto di confusione. Con il termine inflazione si intende l’aumento dei prezzi di beni e servizi, che tra l’altro stiamo facilmente ravvisando tutti in questo periodo.

Da dove deriva questo aumento dei prezzi? Da cause precise: l’immissione di nuova liquidità nell’economia. Quando le banche centrali stampano nuove quantità di denaro fiat (letteralmente dal nulla) si genera automaticamente una svalutazione del denaro in mano a cittadini e imprese. Di fatto impoverendo tutti.

Infatti, la stampa di nuove quantità determina una inesorabile perdita del potere di acquisto di quella moneta; il che significa che, per comprare gli stessi beni o servizi di prima, occorrono più soldi! Detto altrimenti, tutto costa di più semplicemente perché quello che avevamo nelle nostre tasche ora vale meno.

La generazione di nuovo denaro fiat per mano di una banca centrale o mediante riserva frazionaria (questa è la causa) ne determina – in estrema sintesi – una inesorabile perdita del potere di acquisto, provocando così un aumento (inflazione) dei prezzi di beni e servizi (questa è la conseguenza).

Solo per restare nella cronaca recente, nel 2020, con il pretesto dell’emergenza Covid-19, la BCE ha deciso di stampare ingenti quantità di nuova moneta, secondo un’operazione che gli economisti indicano con il termine terrificante di Quantitative Easing, anche evidentemente per confondere le idee al pubblico generalista. La cronaca riporta oggi che l’eurozona è dilaniata da un’inflazione media del 10,8%.

 

MENTIRE SAPENDO DI MENTIRE

L’affermazione della Lagarde secondo cui “l’inflazione deriva dal nulla” è palesemente una menzogna. È abbastanza deprimente constatare come il presidente in carica della BCE, rappresentante per eccellenza dell’ente che gestisce la moneta euro in regime di monopolio, abbia la facoltà di mentire spudoratamente e con grande leggerezza in pubblico, senza alcuna conseguenza né in merito alla carica che ricopre, né alla sua carriera (che, anzi, probabilmente ne beneficia).

La Lagarde, peraltro, sta anche ammettendo implicitamente il totale fallimento delle politiche monetarie dell’ente che presiede. Infatti, le teorie economiche che la BCE pretende di portare avanti prevedono di mantenere un’inflazione media annua di circa il 2% annuo. Bene: ad oggi la media all’interno dell’eurozona si assesta oltre 5 volte tanto (in Italia a ottobre 2022 è al 11,8%)! È bene precisare inoltre che questi numeri si basano su dati forniti da istituiti di statistica e da enti governativi, calcolati a livello teorico. Il tasso di inflazione reale, poi, si assesta con tutta probabilità su livelli ancora più pesanti.

Il profilo Twitter ufficiale della BCE, nella cui bio si precisa come: “il suo compito principale è quello di mantenere il potere di acquisto dell’euro”.

 

L’affermazione “l’inflazione deriva dal nulla”, quindi, quand’anche per assurdo fosse inspiegabilmente vera, implica come diretta conseguenza che la BCE ha fallito clamorosamente i suoi obiettivi. La BCE, infatti, nasce ed è istituita essenzialmente per uno scopo preciso: garantire la stabilità dei prezzi e un’inflazione controllata. Se per assurdo la causa dei fallimenti “derivasse dal nulla” per davvero, allora la Lagarde starebbe ammettendo la perfetta inutilità della banca centrale come istituzione.

 

EXIT THE SYSTEM

Oltre al danno, anche la beffa. Il fallimento politico della BCE e del suo presidente, in un qualsiasi contesto anche solo all’apparenza “democratico” o anche solo “responsabile”, dovrebbe portare a scuse e dimissioni immediate. O comunque a pressioni fortissime da parte degli opinionisti, dei giornalisti, degli economisti, delle associazioni, dei consumatori, dei cittadini. O perlomeno ad aprire una discussione seria sulla sostenibilità e sull’affidabilità del sistema euro. O quantomeno ad aprire dibattiti circa l’inadeguatezza e l’incapacità del banchiere (o del politico, nei fatti la stessa cosa) in rapporto al ruolo cruciale e decisivo che ricopre sulla vita e sul lavoro di centinaia di milioni di cittadini europei, imprese e lavoratori.

Ovviamente, nulla di tutto questo. Del resto, così prevede lo statuto della BCE, ente sovranazionale indipendente da qualsiasi processo democratico e sancito da precise leggi nazionali. Affermare pubblicamente menzogne come “l’inflazione deriva dal nulla” di fronte ai cittadini che ne subiscono drammaticamente gli effetti è diventata ormai prassi e consuetudine accettata passivamente.

Per fortuna ora esiste un’alternativa seria per fare opt-out dal sistema fiat. Un’alternativa progettata appositamente per tale scopo. Questo nuovo ecosistema non richiede la fiducia in qualche ente, politico o banchiere, dato che la politica monetaria è predeterminata e programmata dal protocollo, con un tetto massimo di unità fissato a 21 milioni, senza possibilità di generare nuovo denaro dal nulla. Il tutto basato su matematica e crittografia, non su menzogne o finti buoni propositi di enti sprezzanti e incapaci di giustificare i propri fallimenti.

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Valerio Dalla Costa

Founder di Villaggio Bitcoin

Autore libro Villaggio Bitcoin e di 21 Pensieri

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