Sì, sto parlando proprio di quel Bitcoin, quella strana moneta elettronica “per smanettoni”. Perché parlo di Bitcoin come stile di vita? Poiché penso che Bitcoin abbia portato ad un cambio di paradigma. Stiamo parlando di una moneta globale non governativa, non gestita da nessuna entità o ente centrale, che ha portato di conseguenza a nuovi discorsi e dato concretezza anche a vecchie teorie ed interessanti filosofie.
Come quella, tra tutte, del movimento cypherpunk, che sostiene l’uso diffuso della crittografia e delle tecnologie che migliorano la privacy come percorso verso un cambiamento sociale e politico.
Fin dove vuole traghettarti questo articolo? Fin dove potrà arrivare la tua curiosità! Tramite questo articolo mi piacerebbe farti notare che, se seguirai con curiosità lo spazio Bitcoin stato dopo strato, potrai incappare in numerosi argomenti davvero interessanti.
Capire meglio Bitcoin dal punto di vista prettamente tecnico ti può aiutare a migliorare la gestione dei tuoi bitcoin ed avere una maggiore consapevolezza sui vari grandi di sicurezza delle diverse modalità di custodia. Su questo argomento penso nessuno abbia da obbiettare: meglio conosci Bitcoin dal punto di vista tecnico, meglio è per la tua sicurezza e la tua indipendenza.
In ogni caso con questo articolo vorrei spingerti a ragionare su Bitcoin come protocollo informatico e come moneta. Una moneta che puoi utilizzare per risparmiare, che puoi utilizzare per commerciare, per trasferire valore, per quello che vuoi!
Se ci pensiamo bene bitcoin è una moneta non governativa, slegata da qualsiasi logica di guerra/potere, a cui può accedervi chiunque senza bisogno di mostrare nessuna licenza o qualche tipo di autorizzazione.
Quello appena descritto sopra è forse lo strato più esterno, appena sotto alla coltre di nebbia della speculazione di chi vuol comprare basso e vendere in alto, salvo restare puntualmente con il cerino in mano. Mentre al di sotto di questa crosta ci sono innumerevoli altri stati.
A SCUOLA DI ECONOMIA
Per esempio, per partire possiamo dire che dal punto di vista economico Bitcoin viene spesso associato alla scuola austriaca di economia, una teoria che sembra calzargli proprio a pennello e che vede di buon occhio una libera concorrenza tra monete. In realtà non tutti i Bitcoiner sono concordi appieno su questo punto. Volendo, anche solo qui c’è molto da poter approfondire!
Alcuni Bitcoiner stanno adottando bitcoin come moneta semplicemente perché lo ritengono vantaggioso, pensano sia cioè vantaggioso un sistema che consente a tutti di detenere (ed a volte spendere) parte dei propri risparmi in satoshi. La considerano una buona moneta, sana ed onesta, proprio come lascia intendere il sottotitolo del libro Villaggio Bitcoin di Valerio Dalla Costa!
Ancora oggi penso che Bitcoin si possa definire decisamente rivoluzionario: con una transazione di fatto tagliamo in un sol colpo banche commerciali e banche centrali, avendo la possibilità di risparmiare senza il permesso. Conservando i nostri risparmi in satoshi stiamo anche nei fatti delegittimando le banche centrali e i governi che traggono svariati vantaggi a scapito dei risparmiatori.
SIAMO TUTTI SATOSHI
“Siamo tutti Satoshi!” Mai sentito? È un modo di dire ricorrente nella community per sottolineare il fatto che Bitcoin, oltre ad essere per tutti (ed anche qui ci sarebbe da argomentare per ore), è anche di tutti! Poiché chiunque da qualsiasi parte del mondo può diventare una parte attiva del network Bitcoin, aprendosi un full node in locale e arrivando anche a minare. Questo in virtù del fatto che Bitcoin non ha un’azienda alle spalle, non ha un amministratore delegato o simile, non esistono voci ufficiali ma semplicemente esistono membri delle community Bitcoin che hanno dimostrato sul campo di saperne a pacchi, sia su questa tecnologia monetaria sia su qualche argomento ad esso collegato.
Tutti i Bitcoiner sono dei geni? Assolutamente no, o almeno non penso, ma alcuni di essi credo siano delle persone davvero interessanti. Prima di essere Bitcoiner sono anzitutto dei pensatori liberi, che spesso non faticano a ragionare fuori dagli schemi, ed alcuni sono anche degli ottimi comunicatori.
Altro aspetto che io trovo decisamente stimolante in questo periodo storico è la possibilità di assistere al suo sviluppo costante, seguendo anche i contributori più importanti come per esempio Adam Back.
DON’T TRUST, VERIFY
Don’t Trust, Verify! Questo motto ricorrente all’interno della community è spesso accompagnato anche dalla dicitura DYOR (Do Your Own Research). Un vero Bitcoiner non si fida neanche di sè stesso! In Bitcoin, non devi fidarti di nessuno in particolare. O meglio: teoricamente, affidandoti a Bitcoin ti stai affidando al protocollo ed alle sue “leggi”, che si basano sulla matematica e sulla crittografia! Naturalmente questo detto può anche essere traslato in altri ambiti e forse anche all’infuori di Bitcoin.
Un altro argomento che si trova spesso messo in relazione a Bitcoin è l’Anarchia, poiché stiamo parlando di una moneta libera e che punta a dare potere agli individui che la utilizzano. Naturalmente non è tutto oro ciò che luccica, ma io personalmente ho letto degli interessanti spunti in merito a questo argomento.
PRENDERSI IL GIUSTO TEMPO
Qual è una delle critiche più comuni ad un ipotetico Bitcoin standard, dove praticamente la maggior parte delle persone risparmia e spende in Bitcoin? “Eh, ma con una moneta deflazionistica (intendendo che il suo valore tende a crescere nel tempo) non si hanno gli effetti dell’inflazione e verrebbe così disincentivato l’investimento!“
In parte è una critica fondata: Bitcoin incentiverebbe maggiormente il risparmio a scapito degli investimenti. Cambierebbe qualcosa? 1) Le persone troverebbero più facile risparmiare anche piccole somme; 2) Forse non ci saranno più mari di soldi che scorrono a caso nel mercato degli investimenti, ma teoricamente le buone idee resteranno delle buone idee e saranno sempre in grado di raccogliere capitali, e qualsiasi domanda di mercato (ad es: domanda di carne nel sud Italia) potrà esser soddisfatta.
“Eh no, i ricchi di turno si terranno i bitcoin in pancia e lasceranno la gente affamata di carne e senza lavoro!” Oppure metteranno su un’impresa che vende carne in bitcoin e pagheranno i propri dipendenti in bitcoin?
Stiamo parlando di temi ancora poco diffusi e che richiedono il giusto tempo per essere assimilati. Chi si approccia a Bitcoin, immergendosi piano piano nelle sue logiche e implicazioni, è normale che inizialmente possa sentirsi disorientato. È inoltre molto facile perdersi anche nei vari stagni luccicanti delle altre “criptovalute”, ma Bitcoin è sempre qui per essere compreso!
Non stiamo facendo una gara a chi è più Bitcoiner, a chi detiene più bitcoin oppure a chi detiene la percentuale più alta del proprio capitale in Bitcoin. Siamo tutti qui per utilizzare questo protocollo in pace ed armonia!
Esperienza personale: molti degli argomenti che si possono incappare nella tana del bianconiglio hanno bisogno di tempo per esser compresi appieno ed esser poi metabolizzati. Prendetevi il vostro tempo ed immergetevi in questo fantastico mondo!
Non sapete da dove iniziare? Un consiglio potrebbe essere quello di recuperare qualche vecchio articolo di questo Blog…
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