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BITCOIN, NON CRESCERE MAI!

Valerio Dalla Costa
18 Febbraio 2023
  Dopo la fase dell’infanzia, Bitcoin si trova oggi al termine della sua fase adolescenziale. A breve inizierà inevitabilmente la sua rapida ascesa in termini di diffusione e conseguente adozione a livello globale. Questi scenari sono ormai alle porte, costringendo questa nascente tecnologia a diventare adulta ed essere consegnata in pasto al pubblico generalista. In quest’ottica, guardiamo con un pizzico di nostalgia a contesti irripetibili, che vorremmo non finissero mai.   Era solo il 03 gennaio 2009 quando Satoshi Nakamoto lanciò in produzione questo progetto rivoluzionario, quasi utopico. Un esperimento nato tra molte speranze ma anche naturalmente tra varie incertezze e perplessità circa il suo buon esito. Dopo ben più di un decennio da questo evento, Bitcoin è ormai avviato verso una diffusione inesorabile in tutto il mondo, diretto verso un utilizzo diffuso in tutto il mondo. A breve, Bitcoin inizierà pertanto ad essere sulla bocca di tutti. Ne parleranno i telegiornali, si sentiranno continue news alla radio, le imprese inizieranno ad adottarlo, aumenteranno i dibattiti e i confronti sui media, anche sulla scia del prezzo in continua ed inesorabile crescita. Di Bitcoin si parlerà in tutti i contesti, e verrà del resto utilizzato ovunque, anche nei bar, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nei circoli sportivi. Bitcoin sarà presto, inevitabilmente, dappertutto, finendo in pasto a giornalisti, politici e istituzioni, venendo – se così si può dire – “assorbito” dalla società generalista. Se da un lato questo era proprio l’intento del suo fondatore, dall’altro, per coloro che hanno visto questa tecnologia muovere i primi passi, genera sentimenti contrastanti. Bitcoin è sempre stato, fino ad ora, un fenomeno di interesse di soli pochi appassionati e attivisti volontari. Nei primissimi anni dopo il lancio si trattava di uno dei tanti esperimenti informatici per soli nerd e addetti ai lavori. Quasi una sfida intellettuale per gli sviluppatori coinvolti. Tuttora Bitcoin viene discusso, compreso ed utilizzato solo da una minuscola parte della popolazione mondiale. A tutti gli effetti è ancora oggi un fenomeno di nicchia, dibattuto e contemplato su poche chat, gruppi, meetup o cerchie di rari ed entusiasti appassionati. Come dei predicatori nel deserto, lontani dai riflettori mediatici e in un contesto ancora quasi ludico e utopico, questi early adopters condividono chiara e limpida la consapevolezza dell’incredibile rivoluzione in atto. Tale contesto risulta davvero affascinante. Questi pionieri ricordano ancora i primissimi wallet Bitcoin, troppo tecnici, poco colorati, scarsamente intuitivi, pensati e progettati da e per sviluppatori. Ma che con i primi test effettuati dimostravano, con grande entusiasmo, che la cosa avrebbe potuto funzionare. Si dibatteva e discuteva anche ad esempio di Segregated Witness, o dell’introduzione di nuovi schemi di firme digitali, oppure di soft-fork come Taproot, di regole di consenso o soluzioni per aumentare la scalabilità o la privacy dell’infrastruttura. O ancora, più recentemente, si testavano, con grande meraviglia e stupore, i primi pionieristici pagamenti tramite Lightning Network, dove si è potuto constatare che il sistema poteva funzionare, eccome se poteva funzionare, anzi: sembra proprio stia funzionando, addirittura potrebbe funzionare meglio! Questo contesto, per certi versi ancora “incontaminato” e quasi ludico, sarà a breve inevitabilmente destinato a rimanere soltanto un nostalgico ricordo. A questo punto, sarebbe bellissimo ed impagabile poter congelare lo sviluppo dell’ecosistema Bitcoin a questa fase storica. In effetti, se ci pensiamo, oggi rappresenta uno strumento rivoluzionario già così com’è: come protezione dall’inflazione, come tutela della privacy dagli attuali sistemi di sorveglianza globale, come strumento di libertà, con le su proprietà uniche di incensurabilità ed inconfiscabilità, oppure come metodo per trasferire valore a distanza, senza intermediari e a costi irrisori. La sua Timechain è viva, solida, sufficientemente distribuita per mantenere ben salde ed inviolabili le regole di consenso adottate fin dall’inizio.

Di fatto, già oggi Bitcoin funziona perfettamente come alternativa al sistema fiat.

Sarebbe bellissimo ed impagabile poter congelare ad oggi lo sviluppo dell’ecosistema Bitcoin così com’è, bloccando la sua crescita in questa sua fase adolescenziale. Sarebbe bellissima l’idea di renderlo per sempre un oggetto di discussione per soli appassionati, nerd o al limite pochi attivisti, curiosi o sognatori. Sarebbe bellissima l’idea che Bitcoin resti per sempre lontano dai riflettori e dal rumore mediatico.

Sarebbe bellissima l’idea che la politica, gli Stati, i banchieri e l’informazione mainstream se ne stessero fuori da questo sistema.

Ma non succederà. Bitcoin avanza imperterrito per la sua strada, poiché nessuno ha più il controllo di questo strumento, ormai inarrestabile. Bitcoin è sordo alle richieste umane. Bitcoin è ormai una creatura a sé stante. Bitcoin è molto più grande di noi, fuori dal nostro controllo. Presto sarà adottato in tutto il mondo, verrà utilizzato da chiunque e ovunque, compresi quelli che non lo avranno compreso o che non lo vorranno utilizzare. Anche se rimarrà bellamente ignorato ed inascoltato, nulla tuttavia ci vieta di lanciare, con molta nostalgia, ma anche con la consapevolezza di aver vissuto e preso parte ad anni unici e irripetibili nella storia dell’Homo Sapiens, il nostro appello: “Bitcoin, non crescere mai!”.
“Qui siamo tutti matti: io sono matto, tu sei matta!”.
“Come lo sai che sono matta?” disse Alice.
“Altrimenti non saresti venuta qui!” disse il gatto.
Lewis Carroll – Alice nel paese delle meraviglie

 

Pubblichiamo oggi il primo articolo della serie IO SONO BITCOIN, a cura di Mateusz Riva.

Tralasciamo per il momento gli aspetti tecnici ed economici e facciamo un’analisi ad un livello più alto delle caratteristiche e delle implicazioni che derivano dalla scoperta di Bitcoin.

Anche dopo aver passato il migliaio di ore di studio non ho ancora trovato il fondo della tana del Bianconiglio, in quanto esaminando Bitcoin da differenti angolazioni mi rendo conto che presenta un’infinità di sfaccettature, una concatenata all’altra. Valutarne una sola alla volta non consente di comprenderlo a pieno.

Indipendentemente dal livello attuale di approfondimento, posso affermare che Bitcoin ha la tendenza di prendere le tue convinzioni e rimetterle nuovamente in discussione ogni volta che lo esamini da un’angolazione differente. Capirlo vuol dire studiarlo dal punto di vista delle teorie economiche, della teoria dei giochi, della probabilità ed incentivi, avere un buon grado di comprensione di temi energetici, crittografia, filosofia, ma anche temi legati al diritto, alla fiscalità, alla politica, solo per citarne alcuni.

Quelle che seguono quindi sono solamente riflessioni che riflettono il mio attuale grado di comprensione di questa tecnologia e che non vogliono essere né definitive, né esaustive.

In questo primo articolo, vorrei accompagnarvi in una breve analisi filosofica, mettendo in luce alcuni aspetti che mi portano a considerare Bitcoin un essere vivente del mondo digitale che mantiene però una diretta ed indissolubile connessione con il mondo reale.

Quando viene introdotta una nuova tecnologia sufficientemente avanzata, per chi non ne ha studiato i principi questa sarà indistinguibile dalla “magia” in quanto quest’ultima potrebbe sembrare la spiegazione più logica.

Vi mostrerò alcuni aspetti magici di Bitcoin che vi incuriosiranno talmente tanto da costringervi ad entrare nel “mondo dei matti” e scoprire quanto è profonda la tana del Bianconiglio!

 

UN PONTE TRA FISICO E DIGITALE

Uno degli aspetti che più mi affascina di Bitcoin è che può essere cose differenti per persone differenti, pur restando sempre fedele a sé stesso. Che tu lo veda come un oggetto da collezione, una riserva di valore, un asset, un mezzo di scambio, una valuta, un essere vivente del mondo digitale, una minaccia o altro, la tua opinione su di lui è irrilevante in quanto lui semplicemente esiste, e non puoi fare nulla per farlo “sparire”.

Ci sono solamente due scelte possibili per interagire: adottarlo o non adottarlo.

Credo sia corretto paragonare Bitcoin al Fuoco, all’elettricità, o ad una marea. Semplicemente esiste e dobbiamo prenderne atto. Ciascuno di noi poi è libero di interagirvi come più ritiene opportuno, ma la nostra opinione su di esso non lo cambierà.

Se lo studi con un po’ di attenzione, e ti spingi appena sotto la superficie, noterai che è Bitcoin, in virtù della sua immutabilità, a cambiarti. Cambierà il modo con cui vedi il mondo, inizierai a pensare ancora più a lungo termine, inizierai ad interessarti di privacy e autodeterminazione, capirai il gioco delle valute fiat e probabilmente darai meno peso agli infiniti dibattiti politici.

L’umanità adotta e porta con sé nel suo processo evolutivo le scoperte e le tecnologie che ne hanno migliorato le condizioni di vita: dalla scoperta del fuoco, alle prime tecnologie per la lavorazione dei metalli, fino ad arrivare alla scoperta dell’elettricità e di tutte le tecnologie che ne sono derivate, fino all’utilizzo di internet e alla nascita del mondo digitale.

Credo che Bitcoin sia qui per rimanere in un rapporto simbiotico e indissolubile con l’umanità, facendo da ponte tra il mondo reale ed il mondo digitale.

Infatti, se fino alla scoperta di Bitcoin il mondo digitale era completamente slegato dal mondo reale in cui viviamo, dove non esistono conseguenze per attori malevoli (es mail di spam e bot spam nei social network che possono propagare a costo zero) e dove non esiste l’unicità in quanto tutto può essere copiato senza costo un numero infinito di volte, ora abbiamo trasferito alcune proprietà del mondo reale nel mondo digitale.

Approfondiremo meglio questo aspetto nel seguito.

Siamo solo agli inizi…

AD MAIORA

P.S. Not financial advice

Leggi il post della serie IO SONO BITCOIN #2: I Bitcoin non esistono

Leggi il post della serie IO SONO BITCOIN #3: Un organismo vivente

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Valerio Dalla Costa

Founder di Villaggio Bitcoin

Autore libro Villaggio Bitcoin e di 21 Pensieri

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