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IO AMO LA VALUTA FIAT

Mateusz Riva
10 Dicembre 2022

Il tema di questa analisi sarà alquanto controverso per alcuni bitcoiner massimalisti e, nonostante io stesso lo sia, ritengo che vi siano validi motivi per non disprezzare la valuta FIAT, pur avendo nel cuore e nella testa solo Bitcoin.

 

 

I massimalisti hanno perfettamente ragione nel definire la valuta come uno strumento di controllo che consente al pianificatore centrale di mettere in atto politiche (sempre ben inteso nell’intento di fare del bene alla collettività cercando di accelerare la strada verso il progresso) di spesa pubblica o di investimento senza chiedere il permesso ai singoli cittadini, ma espropriandoli “de facto” dei loro risparmi senza il loro consenso.

Tuttavia, il fatto che un pianificatore centrale (Banca Centrale che gestisce la politica monetaria) sia in grado di avere tutte le informazioni per prendere la migliore decisione economica è tutta da validare.

Questa scuola di pensiero (economia Keynesiana, dall’ economista inglese J.M. Keynes 1883-1946), oggi la più diffusa e quella insegnata nelle università) si contrappone a quella degli economisti Austriaci (Friedrich von Hayek 1899-1992, Ludwig von Mises 1881-1973, Carl Menger 1840-1921 per citare i più noti) che invece ritengono che sia solo il “mercato” a conoscere tutte le informazioni in quanto interagisce liberamente con tutti i partecipanti, e che quindi le decisioni più importante di tutte, quella relative alla politica monetaria, debbano emergere in modo spontaneo da esso.

In ogni caso analizziamo le implicazioni principali della valuta FIAT, le conseguenze che deriveranno da una sempre maggiore adozione dell’asset Bitcoin e verifichiamo se e come poterla utilizzare a nostro vantaggio.

 

PREMESSA

Hai mai notato che i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri e con il proprio lavoro possono permettersi sempre meno beni e servizi?

Visto che oggi viviamo in un mondo esclusivamente dominato dalle valute FIAT, perché non goderne approfittando della possibilità che ci offrono di aumentare la nostra ricchezza?

Quella sopra è un’esclamazione provocatoria.

La ricchezza non può essere stampata dal nulla, può solo essere creata mediante il lavoro e l’ingegno umano e questo processo non è a costo zero. Per questo motivo la stampa di nuova valuta FIAT può solo trasferire (in modo sorprendentemente efficace) la ricchezza da soggetti che non applicano correttamente le regole di questo gioco a quelli che sanno come giocare.

E a questo punto emerge immediatamente il rimorso che mi attanaglia: è morale partecipare attivamente a questo gioco sapendo che l’aumento di ricchezza è diretta conseguenza di qualcun altro che si impoverisce? (NOTA: molti vi partecipano e non se ne rendono nemmeno conto).

Non ho una risposta definitiva a questa domanda, ma in ogni caso ho scelto di partecipare.

Le informazioni sono disponibili ed alla portata di tutti, sotto forma di articoli, podcast o libri, redatte con formati differenti intellegibili indipendentemente dal grado di istruzione, quindi non sfruttarle è prevalentemente pigrizia intellettuale. Inoltre, che lo vogliamo o no il gioco per ora va avanti e siccome altri vi partecipano, per non rimanere indietro mi sento davvero incentivato a parteciparvi. Sono enormemente rattristato dal fatto che solo una piccola parte stia giocando, ma anche qui bisogna ammettere che se lo facessero tutti il “gioco” si romperebbe davvero presto in quanto se nessuno accumulasse la valuta FIAT e tutti se ne liberassero il prima possibile è evidente che ogni “stampata fresca” di valuta provocherebbe rapidamente un’inflazione rilevante, fino ad arrivare all’iperinflazione (vedere es. denario romano, marco tedesco a valle della prima guerra mondiale, bolivar venezuelano, lira turca, peso argentino ecc, la storia è piena di questi esempi).

 

LE REGOLE DEL GIOCO

Se non conosci le regole di un gioco è piuttosto evidente che non avrai la possibilità di vincere, non ti divertirai e non potrai fare altro che invidiare i partecipanti. Sarebbe come giocare a dama applicando le regole degli scacchi, riuscirai mai a trionfare?

Le regole sono estremamente semplici, ma per qualche motivo non sono esplicite, si tramandano di padre in figlio o vengono apprese dai pochi avventurosi che decidono di approfondire cosa è il denaro e cosa è la valuta, e come funzioni il sistema monetario (€, $, £ ecc).

Nel mio precedente articolo “Laura, il valore di Bitcoin crescerà per sempre!” ho riassunto brevemente come funziona la politica monetaria dei sistemi FIAT, quella di Bitcoin e delle principali implicazioni che ne conseguono. Queste di fatto sono le condizioni al contorno che ci spiegano come giocare.

La tecnica di gioco è semplicissima riassunta nei seguenti step:

  1. Prendi in prestito della valuta FIAT con un tasso fisso per la durata più lunga possibile;
  2. Acquista asset;
  3. Aspetta.

Alcune precisazioni per i singoli punti:

1) È fondamentale assicurarsi di avere una rata (mensile, semestrale, annuale) che si è in grado di ripagare con il lavoro o con le rendite.

Dopo periodi di recessione solitamente i mutui hanno tassi più vantaggiosi in quanto i pianificatori centrali sono costretti a stimolare l’economia incentivando l’accesso al credito con tassi più bassi al fine di evitare che tutto il debito complessivamente cumulato precedentemente collassi sotto il proprio peso.

Ogni mutuo crea valuta dal nulla diluendo e punendo i risparmiatori che vengono sacrificati al fine di perpetuare questo trasferimento di ricchezza da chi non gioca a chi sta giocando.

Attualmente i tassi sono in crescita in quanto negli anni scorsi è stata creata dal nulla troppa valuta e l’inflazione (nominale) supera il 10%. Aumentando il valore dei tassi di interesse si disincentiva la creazione di nuovi mutui dando un freno alla circolazione di valuta, con possibilità di innesco di una recessione (la minor spesa di ciascuno è un minore incasso per qualcun altro, e così via).

2) Tralasciamo per semplicità gli asset finanziari come le azioni (in quanto hanno il rischio del buon andamento dell’impresa sottostante, dove comunque la partecipazione può essere diluita mediante la creazione di nuovi titoli) e concentriamoci su beni scarsi.

Più un bene è inelastico rispetto al suo prezzo (ovvero anche se il prezzo sale non se ne possono creare nuove unità) più il suo prezzo è legato solo a domanda e offerta.

L’oro ha un’inflazione media del 2-3% annuo per via della scoperta di sempre nuovi giacimenti, gli immobili pur potendo costruirne sempre di nuovi rappresentano uno dei metodi preferiti dagli italiani per proteggersi dall’inflazione, auto storiche e opere d’arte (collezionismo in generale) costituiscono un mercato di nicchia. E poi dulcis in fundo c’è Bitcoin, con i suoi 21 Milioni di pezzi, divisibili ciascuno in 100 Milioni di piccole unità, i Satoshi.

3) Non bisogna fare altro che pazientare, continuando a pagare le rate nominalmente costanti visto il tasso fisso, ma il cui potere d’acquisto si riduce per via dell’inflazione (di fatto servirà sempre meno lavoro negli anni per pagare quelle rate). Nel contempo, oltre ad essere sempre più facile pagare la rata, anche il tuo asset che per semplicità ipotizziamo mantenga costante il valore, aumenterà di prezzo (NOTA: valore e prezzo sono due cose distinte. Il valore di una casa è quello di fornirci un tetto sotto cui vivere e rimane costante, il suo prezzo aumenta nel tempo in quanto viene costantemente diluita l’unità di misura che utilizziamo per prezzarlo ovvero €, $, £, ecc).

Al termine del mutuo, l’asset acquisito potrà a sua volta essere usato come perno su cui fare leva per un nuovo mutuo ancora più grande, per acquisire un altro asset.

Tutto qui. Nel sistema di valute FIAT vince chi fa mutui più grandi, a tasso fisso, al fine di acquisire asset che pur mantenendo un valore costante aumentano di prezzo per via della diluizione delle unità che lo quantificano. Viene invece punito il risparmiatore, mediante una lenta (veloce a tratti) ma inesorabile continua diluizione.

Se questo ti sembra ingiusto, sono pienamente d’accordo e ti evidenzio che nel mondo Bitcoin è esattamente l’opposto, senza mezzi termini. Il risparmiatore è privilegiato e tutelato, in quanto il risparmio è semplice ed il valore accantonato cresce addirittura nel tempo consentendo così l’accumulo del capitale (alla base della vera economia capitalista) che viene utilizzato per finanziare investimenti che si fondano quindi su risparmi e non su debito.

 

ATTACCO SPECULATIVO ALLA VALUTA FIAT

Se l’asset che hai scelto è fisso ed immutabile, se nessuno può diluirlo, se questo è utilizzabile da tutta l’umanità in modo equo e trasparente in cui nessuno ha privilegi e tutti partecipano alla pari, se è inconfiscabile e garantisce i diritti alla proprietà che tanto amiamo, se questo è il mercato più liquido al mondo, 24/24 365 giorni all’anno, scambiabile direttamente con beni o servizi o scambiabile con qualsiasi valuta fiat in qualsiasi momento, allora potrebbe darsi che anche altre persone lo adotteranno come riserva di valore garantendo così la crescita organica di un network che può essere utilizzato come leva nel gioco delle valute FIAT.

Un esempio per aiutarti a capire. Gli immobili sono tutti uguali? Un immobile in Piazza Duomo a Milano è paragonabile a uno in una valle sperduta in una località non turistica in una valle? Tralascia per un momento il costo per la loro realizzazione ed il pregio dei materiali utilizzati e focalizziamoci sulla liquidità. Sono entrambe equamente liquidi? Sono entrambe equamente accessibili in termini di acquisto da parte di un privato (non un investitore che possiede già capitali accumulati)?

La risposta è probabilmente no, in quanto uno dei due è più liquido dell’altro (ovvero può essere scambiato più facilmente per beni o servizi o valuta FIAT in quanto “desiderabile” da un pubblico più ampio) ed inoltre uno dei due non è accessibile alle persone comuni, in quanto l’acquisto di un immobile in Piazza Duomo ha un prezzo talmente alto da escludere da questo mercato chi non ha un patrimonio costruito in precedenza.

Inoltre, anche se più liquido, pur essendo desiderabile da un pubblico internazionale è comunque un mercato di nicchia, in quanto se è possibile che qualche investitore americano lo possa desiderare, dobbiamo renderci conto che solo una parte di questi faranno questa scelta, prediligendo forse New York o altre città a loro più vicine.

Quindi l’asset perfetto deve essere equamente desiderabile e spendibile in tutto il mondo, muoversi istantaneamente, senza costi, senza richiesta di nessun permesso, ed essere frazionabile in piccolissime unità (es. voler comprare 0,15 mq dell’immobile in Piazza Duomo).

Bitcoin consente a tutti di partecipare anche con quote piccolissime ai vantaggi di questo gioco con le valute FIAT che fino ad oggi era accessibile solo a pochi sia per via della dimensione minima dell’investimento che delle procedure da attivare per metterlo in atto. Con Bitcoin è necessario solamente un telefono modello base ed una connessione ad Internet, accessibile quindi a praticamente tutta l’umanità.

L’attacco speculativo consiste nel trasformare in Bitcoin il valore in eccesso, quello per il lungo termine, che non serve per le spese quotidiane-annuali, l’affitto, l’auto ecc. “scommettendo” da qui la parola speculazione (speculazióne s. f. [dal lat. tardo speculatio -onis «esplorazione; indagine filosofica») sul fatto che non ha senso accumulare valuta FIAT che verrà diluita continuamente nel tempo, anzi, beneficiando del trasferimento di ricchezza che le valute FIAT operano costantemente da chi non sa giocare e chi segue le regole del gioco.

 

EFFETTO CANTILLON

Questo effetto è stato teorizzato nel 18° secolo nell’opera “Essai sur la Nature Du Commerce en General” a cura, appunto, di Richard Cantillon.

Espresso in modo assolutamente sintetico possiamo dire che gli effetti dell’inflazione non sono uguali per tutti. Chi è più vicino alla “fonte” che stampa nuova valuta e la spende per primo, beneficia a pieno del “valore” delle nuove unità create dal nulla, prima cioè che il mercato si accorga che sono presenti nuove unità che quindi hanno potere d’acquisto ridotto.

Con il passare del tempo queste nuove unità passano di mano in mano e si distribuiscono sempre più alla popolazione che le riceve quando queste hanno ormai perso parte del valore perché il mercato “si è accorto” che ce ne sono sempre più in circolazione ma i beni e servizi sono rimasti sempre gli stessi, quindi più unità competono per un numero limitato di beni.

Analogamente, gli effetti dell’inflazione sono vantaggiosi per chi opera secondo le regole del gioco prima descritto.

L’effetto Cantillon descrive quindi questo trasferimento di ricchezza che avviene dagli strati più poveri della società a quelli più benestanti (quelli che ricevono per primi le nuove unità e che possiedono asset).

Se da un lato abbiamo visto che certi investimenti non erano inaccessibili allo strato più povero della popolazione (es. comprarsi un piccolissimo pezzo di immobile in Piazza Duomo, in quanto non fattibile) ora grazie a Bitcoin, chiunque può partecipare al gioco delle valute FIAT, anche con un singolo Euro.

Già che le valute FIAT esistono, perché lasciare che solo pochi ne beneficino e non approfittarne tutti?

Con Bitcoin quindi chiunque è in grado di beneficiarne, e siccome l’informazione è gratuita e l’unico limite è la pigrizia intellettuale, non trovo motivi ostativi all’essere parte di questo trasferimento di valore (seppur non lo ritenga ne sano ne onesto)

A proposito di onestà suggerisco a tutti di leggere “Villaggio Bitcoin” dell’amico Valerio Dalla Costa che approfondisce nel dettaglio i principi per cui un sistema monetario fondato su Bitcoin possa essere “l’alba di una nuova società basata su una moneta sana e onesta”.

 

TEORIA DEI GIOCHI

giòchi, teorìa dei Modello matematico per lo studio delle ‘situazioni competitive’, in cui cioè sono presenti più persone (o gruppi di persone, o organizzazioni) dette appunto ‘giocatori’, con autonoma capacità di decisione e con interessi contrastanti (➔ gioco).

Ogni essere vivente, quando deve prendere delle decisioni, lo fa sempre in modo interattivo: il risultato delle sue scelte, e quindi la sua soddisfazione, dipendono anche dal comportamento di altri. È esattamente quanto succede nella gran parte dei giochi, nei quali le scelte di un giocatore non possono non tenere conto di quelle degli altri.

La tecnologia che rende possibile Bitcoin fa leva sui concetti espressi dalla teoria dei giochi, dove per mantenere lo status quo delle regole (passatemi il termine generalista) piuttosto che affidare tale ruolo ad un soggetto terzo con ruolo di arbitro maximo, Satoshi ha posto in campo una serie di incentivi per far si che tutti i partecipanti al network Bitcoin si comportino in modo onesto per mantenere in essere queste regole.

Villaggio Bitcoin” descrive in modo semplice ma approfondito questi meccanismi, permettendo così di capire il motivo per cui i Nodi, i Minatori e gli Sviluppatori (“manutentori del software”) siano tutti incentivati a comportarsi in modo onesto.

 

BITCOIN HA GIÀ VINTO

Potrà sembrare un’affermazione forte, ma dire “Bitcoin ha già vinto” non è nulla di stravagante. Non è altro che frutto di conoscenza di questa tecnologia, degli incentivi che offre a tutte le parti, e logica applicata alle conseguenze delle regole del gioco. Si scopre così che per continuare a vincere Bitcoin non deve far altro che continuare ad esistere, immutabile com’è oggi.

I giocatori di scacchi di alto livello fanno esattamente la stessa cosa. Dopo la tua mossa, seguendo le regole del gioco sono già in grado di determinare non solo le tue prossime mosse ma anche determinare a priori l’esito della partita. Nonostante ciò avete mai sentito un giocatore esclamare “ho già vinto, è inutile che continui a giocare”?

Nonostante sappiano di aver già vinto, continuano a giocare in quanto sono coscienti che esiste comunque uno scenario con probabilità non zero che qualcosa vada in una verso da loro non preventivato.

Analogamente qui, noi massimalisti sappiamo già di aver vinto!

Ma che senso ha urlarlo in faccia a tutti quelli che ancora non hanno studiato Bitcoin? Cambieranno forse idea sentendosi denigrati per il fatto di non aver ancora compreso questa tecnologia?

Ecco perché credo che solo la calma, la pazienza e la costanza possano portare ad una crescita organica di questo asset ancora in pieno corso di monetizzazione. Giochiamo la partita senza fretta, senza la presunzione di gridare a tutti che abbiamo già vinto, lasciamo che il tempo faccia il suo corso e lasciamo ai posteri il determinare se la nostra era lungimiranza o solamente un abbaglio.

Se queste frasi ti sembrano forti, probabilmente è solo perché non hai ancora avuto modo di approfondire da vicino come funziona Bitcoin, partendo da come viene garantita la sicurezza, l’onestà di tutti i partecipanti, la decentralizzazione ecc. Suggerisco nuovamente la lettura di “Villaggio Bitcoin” per apprendere in modo facile i principi tecnici base che mi hanno portato a fare queste affermazioni.

 

BITCOIN È UN GIOCO A SOMMA NON ZERO

A differenza del sistema delle valute FIAT che sono un gioco a somma zero, ovvero dove vince chi è più vicino alla fonte da cui vengono “stampate” dal nulla nuove unità che quindi trasferiscono valore dai meno abbienti ai più abbienti (gioco a somma zero vuol dire letteralmente che un guadagno di una persona tramite inflazione è una diretta perdita di qualcun altro), Bitcoin è un gioco a somma non zero (non zero sum game) dove ogni giocatore aggiunto incrementa per tutti il valore complessivo.

Come spiegato precedentemente, tutti possono partecipare in modo egalitario, indipendentemente dalla somma, senza bisogno di chiedere il permesso a nessuno, percependo in modo direttamente proporzionale i benefici dell’intero ecosistema.

Un asset che non solo assorbe l’inflazione delle valute FIAT, ma per via del fatto che ha una quantità finita già nota (21 milioni di pezzi) assorbirà ed ingloberà tutti i futuri incrementi di produttività che l’ingegno umano continuerà ad apportare perseguendo sempre il fine di produrre sempre più beni di maggiore qualità con un impiego di risorse e tempo umano inferiore.

Possedere una frazione di Bitcoin vuol dire partecipare in modo equo e proporzionale a tutti questi benefici. Esiste forse un asset più trasparente e sano di questo?

 

Schema raffigurante le implicazioni relative al possedere una fetta del substrato su cui verranno costruite società, utilizzi e applicazioni che oggi ancora non riusciamo ad immaginare. Tutto il valore che verrà costruito farà beneficiare in modo equo tutti i possessori del substrato che costituisce le fondamenta.

 

Oggi abbiamo la possibilità di acquisire questo substrato su cui potenzialmente verranno costruite società che poggeranno le loro fondamenta su Bitcoin e successivi applicativi che oggi non riusciamo ancora nemmeno ad immaginare, dove tutto questo contribuirà ad accrescere il valore di questo asset facendone beneficiare chiunque, anche chi possiede 1 solo Satoshi.

 

DA ZERO A UNO

La scoperta di Bitcoin è una di quelle cose che capitano una volta ogni qualche vita, dove prima della scoperta la cosa è ignota ed è perfino impossibile immaginarla, mentre dopo la scoperta la cosa diventa scontata e si sviluppa diffondendosi. Si passa quindi da 1 a 1.000 (ovvero diffusione e sviluppo delle applicazioni di quella scoperta, fase in cui la tecnologia viene scalata) ecco qualche esempio:

  • La scoperta dell’elettricità (da 0 a 1), con successivo sviluppo dei sistemi di controllo, trasmissione e applicativi come l’invenzione del motore elettrico (da 1 a 1.000);
  • L’invenzione del primo aereo con un volo di qualche decina di metri nel 17 dicembre 1903 da parte dei fratelli Wright (da 0 a 1), e successivo sviluppo della tecnologia e dei voli di linea (da 1 a 1.000).

NOTA: è meraviglioso perdersi a pensare che per millenni l’umanità non ha volato, e dopo solo 67 anni l’uomo è andato sulla Luna. I fratelli Wright non credo avessero in mente tutto lo sviluppo che è derivato da quel primo volo!

  • L’invenzione della trasmissione di comunicazioni (dati) via telegrafo, prima con filo poi per via di onde radio (da 0 a 1), con successivo sviluppo di reti telefoniche e internet (da 1 a 1.000)

Ecco, la scoperta di Bitcoin è da 0 a 1.

NOTA: pur essendo sottile la differenza tra invenzione e scoperta, è più che doveroso utilizzare la terminologia corretta. Un’invenzione può sempre essere migliorata dall’ingegno umano (vedi primo aereo vs astronave), una cosa che viene “scoperta” invece rimane praticamente immutata, quello che migliora sono gli applicativi per utilizzarla (vedi il fuoco, che passa dall’incendio di un bosco ad essere addomesticato nei fornelli di casa per la cottura dei cibi, o l’elettricità, che da fulmine imprevedibile viene imbrigliata in cavidotti, trasmessa e gestita per i mille applicativi che sono stati inventati in seguito, es: motori elettrici, lampadine ecc..). Siccome Bitcoin non richiede nessuna modifica per continuare ad accrescere il proprio valore, e l’unica cosa che deve fare è continuare ad esistere, e considerando la probabilità che cercando di migliorarne un aspetto si rischi di peggiorarne due, ritengo che sia più corretto parlare di scoperta e non di invenzione.

Prima di Bitcoin non esisteva una tecnologia analoga per trasmettere in modo decentralizzato, sicuro, istantaneo e senza permesso messaggi di testo che di fatto rappresentano una frazione di una quantità finita a cui noi oggi attribuiamo un valore.

Come tutte le grandi scoperte o le grandi invenzioni non sappiamo ancora quali applicativi potranno essere costruiti appoggiandosi alle solide fondamenta di Bitcoin: l’applicativo di “riserva di valore” è solo il primo e non possiamo nemmeno immaginare cosa verrà dopo!

 

Curve di adozione delle principali scoperte-invenzioni dal 1900.

 

Per quanto riguarda le tre invenzioni citate non si possono possedere i diritti d’autore del “volo” o dell’”elettricità” o di “internet”. Si può solo investire in società che ne sfruttano i principi, ma non si può possedere il sottostante. Si possono acquistare azioni di una società che offre servizi tramite internet, ma non si può possedere “un pezzo di Internet”.

Bitcoin è all’inizio della sua curva a “S” di adozione, e seppur viaggia sui veloci binari che Internet offre, non trascuriamo il tempo che serve a noi esseri umani per capirlo, apprezzarlo ed infine adottarlo.

 

CALMA E PAZIENZA

Quando affermo il fatto di non avere la necessità di affrettare i tempi anticipando oggi l’utilizzo di Bitcoin per quello che potrà essere in futuro, lo faccio dalla mia posizione di “privilegiato” cittadino del mondo occidentale, che ha accesso al sistema bancario, vive in un regime di diluizione della valuta non ancora iperinflattivo e dove i diritti alla proprietà sono bene o male tutelati.

Quanto segue è riferito quindi alle condizioni socioeconomiche in cui vivono circa 1 Miliardo di persone (Europa, USA, Giappone ecc..), e quindi non tiene conto dell’urgenza e conseguente aiuto immediato che Bitcoin può dare agli altri 7 Miliardi di persone che vivono in territori magari soggetti a governi despotici, dove la loro valuta è molto più inflazionata della nostra, dove l’accesso al sistema finanziario non è garantito e la tutela della proprietà è un’opzione arbitraria.

Queste due condizioni sono ben differenti e ritengo pertanto che non debbano necessariamente avere la medesima velocità di adozione di questa tecnologia. Da questo punto di vista “temo” che i paesi della seconda condizione ci batteranno in velocità di adozione per via degli immensi benefici a breve termine che Bitcoin offre loro. Probabilmente saranno loro a mostrarci un’anteprima di questo futuro raccontandoci come questa tecnologia sia già oggi fruibile.

Non ho dubbi sul fatto che Bitcoin sia il denaro del nostro futuro prossimo ma, come tutti i cambiamenti epocali, riprendendo la scoperta dell’elettricità, richiede tempo per l’adozione e gli sviluppi degli applicativi per utilizzarla.

Che senso ha affrettare i tempi e forzare sulla società un qualcosa che non è ancora pronta o che non vuole ancora accogliere? Non si rischia forse di creare un danno maggiore rispetto ai benefici cercando di far accadere oggi uno scenario per cui la collettività non è ancora in grado di accettare e riconoscere come migliorativo?

Che senso ha scagliarsi contro il sistema bancario evidenziando tutti i suoi possibili difetti, o contro chiunque incontriamo lungo il percorso che ancora non abbia ancora compreso questa tecnologia?

Dobbiamo veramente scardinare tutto d’un tratto quanto finora esistente generando un evento cataclismatico in cui sappiamo benissimo che molti, soprattutto i più poveri, finirebbero per pagarne le conseguenze? Perché la strada dell’adozione deve essere dolorosa e con la necessità di dover affrontare molti nemici lungo la strada?

Ritengo sia possibile (per noi privilegiati) di poter lasciare il “tempo al tempo”, lasciando che gradualmente ciascuno con i propri tempi lo adotti, in particolare visto che si tratta di una scelta personale, come quella di chi sta su una nave che potrebbe affondare e decide di salire su una scialuppa di salvataggio prima dell’evento.

In questo modo, lungo la strada dell’adozione incontreremo solo amici, che una volta compresa a pieno questa tecnologia, faranno squadra con noi accrescendo globalmente il valore di questo Network in uno schema win-win, visto che si tratta di un gioco a somma non zero.

Perché quindi alcuni hanno l’urgenza di affiancare o contrapporre Bitcoin alle valute FIAT, quando Bitcoin non è ancora nemmeno un affidabile “riserva di valore”? Oggi ha una capitalizzazione di soli 0,3 T€ (T=trilioni, sono tanti zeri, consiglio di contarli la prima volta) con un massimo raggiunto ci di circa 1 T€.

NOTA: perdonatemi se utilizzo una valuta per esprimere il valore di questo asset, ma visto che oggi ancora tutti ragionano in valuta credo possa essere di aiuto.

Per diventare un’affidabile riserva di valore la capitalizzazione di Bitcoin deve crescere indicativamente a 100 T€, ovvero un X300 come ordine di grandezza.

Gli economisti austriaci nelle loro analisi concludono che il denaro emerge in modo autonomo dal mercato come il bene più scarso, con la maggiore liquidità che non ha alcun valore d’uso a parte l’essere un mezzo di scambio e unità di conto, e lo fa maturando tre step simbolici:

  • Affidabile riserva di valore;
  • Mezzo di scambio;
  • Unità di conto (ovvero con beni e servizi prezzati nella sua unità di misura, in questo caso il Satoshi);

 

Grafico che rappresenta le tre fasi del processo di ascesa di una nuova forma di denaro. Oggi siamo all’incirca dove è posizionata la stella gialla.

 

Siamo dunque ancora in piena fase di monetizzazione e su questo penso che nessuno sia in grado di provarmi il contrario. Perché quindi dobbiamo avere fretta nel voler passare direttamente alla terza fase senza ancora aver saldamente confermato la prima? (ricordo sempre che sto parlando di noi privilegiati, in altre parti del mondo immagino un mio analogo che ha necessità di urgenza e che quindi non parte dai miei medesimi presupposti).

Veramente vogliamo considerare Bitcoin come una valuta quando non ha nemmeno preso pieno possesso del primo step?

Qui sotto un possibile andamento dell’adozione di queste fasi.

 

Grafico rappresentante una possibile curva di adozione di Bitcoin come “riserva di valore”, a cui seguirà una successiva curva di adozione come “mezzo di scambio” e successivamente una curva di adozione come unità di conto con cui prezzare il mondo intero con un’unità di misura fissa ed immutabile (non rappresentata nel grafico).

 

Bitcoin ha già vinto, quindi perché non continuiamo a giocare con calma la nostra partita lasciando che piano piano tutti si rendano conto dell’importanza di questa tecnologia e la abbraccino volontariamente?

 

CONCLUSIONI

Pur essendo vero l’azzardo morale sotteso all’esistenza delle valute nazionali, non credo valga la pena affaticarsi a combatterle anche perché ritengo che possano coesistere pacificamente con l’asset Bitcoin.

Con la sua crescita in termini di adozione Bitcoin imporrà maggior rigore e disciplina agli amministratori delle valute, riducendone progressivamente il raggio di azione all’aumentare del rifiuto di ciascuno di noi di custodire il proprio valore in un’unità di misura che può essere diluita senza il nostro esplicito consenso, indipendentemente dai loro propositi dichiarati a beneficio della collettività.

D’altra parte se servono fondi per nuove infrastrutture, istruzione, lotta alla povertà, al cambiamento climatico ecc, basterà chiedere ai cittadini maggiori tasse per finanziare questi progetti, e se questi fini sono nobili credo che verranno ben accolti. Non c’è quindi alcun bisogno di trafugare in modo indiretto e nascosto valore dalla popolazione, basta chiedere.

Non credo potremo disporre ancora di una moneta sana e onesta senza prima averla tolta di mano ai governi.

Se non possiamo con la violenza, dobbiamo trovare uno stratagemma che loro non possono fermare.

Friedrich von Hayek

 

Bitcoin è l’occasione che abbiamo per separare il Denaro dallo Stato. Non mi scuserò mai per l’aver dedicato il mio tempo e la mia energia al suo successo, e anche se questa occasione dovesse fallire considerando i principi morali e la causa che perseguo credo che ne valga comunque la pena.

 

Mi rendo conto di essere solo un ingranaggio parte di un meccanismo che va anche oltre la mia piena comprensione, ma la visione che ne ho avuto rende necessaria la mia azione per divulgare attivamente questa tecnologia.

Io ho deciso, quindi ho già vinto, ma ti aspetterò a braccia aperte in silenzio, con calma e pazienza fino a quando lo deciderai anche tu!

AD MAIORA

P.S. Not financial advice

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Mateusz Riva

Bitcoiner, autore miniserie Io Sono Bitcoin e Softwar: un nuovo Protocollo

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